L'euro non è una moneta, l'euro è un metodo di Governo!
Cesare Pozzi - "Competitività e moneta unica"
Come salvare il mercato dal capitalismo - Luca Fantacci
La trappola dell'euro - Marino Badiale
La trappola dell'euro - Fabrizio Tringali
Il tramonto dell'euro (dibattito Parte1/4)
Il tramonto dell'euro (dibattito Parte 2/4)
Il tramonto dell'euro (dibattito Parte 3/4)
Il tramonto dell'euro (dibattito Parte 4/4)
Il blog goofynomics ha un anno di vita - Il commento di Fiorenzo Fraioli
Il blog Goofynomics non è la cassa di risonanza di una specifica teoria economica, sebbene sia indubbio che il blog sostiene alcune ben determinate posizioni. Non è nemmeno una setta, essendo aperto anche (forse soprattutto) a chi non condivide le idee espresse dal suo curatore, Alberto Bagnai, e dalla maggior parte dei co-autori. Goofynomics è, prima di tutto, un metodo. Il segreto del successo del blog deve essere ricercato nel fatto che vi si è imposto un modo di trattare gli argomenti, prevalentemente economici e politici, improntato al massimo rispetto della razionalità e dei dati.
Questo significa, anche, che Goofynomics è per molti ma non per tutti. Non vi hanno diritto di cittadinanza coloro che ragionano per slogan, quelli che non hanno rispetto per i dati, e le moltitudini dei tifosi di qualsivoglia parte politica. Tuttavia qualsiasi opinione, se ben argomentata e supportata dai fatti, può essere sottoposta all'attenzione della comunità, e dibattuta.
Nello scenario politico italiano, impoverito da decenni di pessima e faziosa informazione, popolato per giunta da testate di pretesa controinformazione, questo metodo ha dato rapidamente i suoi frutti. Ad un anno dalla sua apertura il blog conta oltre mille lettori fissi, avendo collezionato oltre due milioni di contatti. Numeri importanti, se si considera il fatto che i temi trattati risultano, purtroppo, abbastanza lontani dalla comprensione del grande pubblico, profondamente diseducato dal combinato disposto di una stampa completamente orientata su posizioni liberiste, anche quando è apparentemente critica, e dell'impoverimento culturale complessivo, determinato dal forsennato attacco all'istruzione pubblica portato avanti, negli ultimi trent'anni, da tutti i governi, fossero questi di centrodestra o centrosinistra.
L'amore per la verità, inteso come metodo di ricerca, è dunque la cifra essenziale di questo straordinario esperimento di intelligenza collettiva ideato dal nostro Alberto Bagnai. Questa è la ragione per cui, da un anno a questa parte, ho dedicato molto del mio tempo alla sua divulgazione, guadagnandomi spesso l'accusa, da parte di accecati tifosi di alcune interpretazioni della realtà economica e politica attuale, di essere diventato un "acritico sostenitore delle teorie di Bagnai". Teorie che, se esistono, e ammesso che le condivida del tutto, non costituiscono però la ragione ultima del mio impegno. Questo è dettato, invece, dal riconoscimento che la comunità goofynomica aderisce al metodo scientifico, è cioè una comunità popperiana. Ogni tesi, prima ancora di essere considerata "vera", deve essere "falsificabile", sulla base di osservazioni della realtà fondate sui dati (che devono essere citati), e di corretti procedimenti logico-deduttivi.
Si potrà obiettare che i dati possono essere ingannevoli, che essi sono solo una rappresentazione della realtà e non la realtà stessa, e dunque che devono e possono essere superati con uno slancio di creativa immaginazione politica. E' la "teoria del fogno", in base alla quale la realtà economica e politica, quando è determinata da atti di volontà politica, riesce a creare le condizioni della sua realizzazione. Il prof. Monti è oggi, in Italia, il più illustre sostenitore di questo punto di vista, coadiuvato da una folta schiera di "fognatori" di ogni risma e razza, ivi compresi illustri maestri del pensiero politico che, quotidianamente, ammaliano le masse dall'alto dei loro scranni mediatici.
Alcuni, più sottilmente, argomentano che gli stessi procedimenti logico-deduttivi si rivelano, ad un'indagine accurata, inconsistenti, e pertanto fallaci. A costoro rispondo che tutto ciò è vero, che quello che ci appare come razionale può essere, effettivamente, del tutto falso ed errato. Tuttavia sono convinto che si possa dire, del metodo scientifico, quel che si dice anche della democrazia: è il metodo peggiore, ad eccezione di tutti gli altri conosciuti.
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